Ogni persona che incontri sta lottando con i propri problemi. Sii gentile con lei. Non potrai risolverli al suo posto ma la tua gentilezza forse la incoraggerà a non rinunciare. La tua gentilezza può essere il miracolo che stava aspettando. Spesso, senza saperlo, facciamo veri miracoli. (Gustav Birth)
In questi giorni mi sto chiedendo come mai tanta gente che si professa molto spirituale e ben avviata su un percorso di crescita interiore sia aggressiva e sprezzante nei riguardi di opinioni e valutazioni altrui.
Forse la gentilezza e la dolcezza sono concetti un pò da sfigati, da Baci Perugina. Forse fa moccioso che non si è ancora svegliato nella "realtà" (ah ah) e si aspetta ancora gesti di buona creanza e sostegno.
Se chiedi loro come mai sono così aggressivi ti rispondono che sei tu che non capisci/che non sei ancora pronto/che ci vogliono le maniere toste per spiegare cose particolarmente profonde/che serve a provocare reazioni di qualche genere nell'interlocutore. Sarà. Ma a me ricorda tanto la strategia delle superpotenze (egoiche) che vogliono esportare la democrazia. Armati fino ai denti. Vengono per aiutarti, certo. E' sul tipo di "aiuto" che nutro qualche perplessità.
Mi chiedo come si possa comunicare amore facendo guerra.
Certo, lo sappiamo, non si spiega niente a nessuno. Almeno finchè quel qualcuno non è pronto a comprenderla. Ma allora, forse, tanto vale star zitti e basta. A meno che non si desideri sfoggiare conoscenza e profondità. In quel caso capisco. Ma non serve all'altro, serve al tuo ego. Molto felice di aver "vinto" la medaglia del profondo/spirituale/iniziato/maestrino.
Oppure, va là, tanto vale semplicemente fare un sorriso. Allungarsi in un abbraccio. Fare un favore. Dare la tua spassionata opinione con rispetto e dolcezza. Tanto vale, no? Quello non capisce comunque un cazzo (pensa l'ego), ma almeno gli ho migliorato la giornata e ho migliorato anche la mia, perché non so a voi, ma a me fa un sacco piacere sorridere a qualcuno con amore e vederlo andare via un pò sollevato. Così ho dato da mangiare un pò anche allo Spirito.
"Non sono d'accordo con la tua opinione, ma darei la vita perché tu possa continuare ad esprimerla" diceva per sommi capi Voltaire. Io, molto modestamente, la modificherei in "Non sono d'accordo con la tua opinione, ma ti voglio bene lo stesso perché tu sei un me che non conosco e non accetto, grazie di esserti mostrato".
Ah: non darei mai la vita per te. Però vuoi venire a berti una birra?