Trovo questo brano particolarmente ispirato, è stato scritto da mia figlia Roberta, alcuni mesi fa e postato su Fb come nota, spero possiate apprezzarlo e iniziare una discussione circa il pensiero ispirato.
Il Richiamo - COMUNICAZIONE URGENTE DA...
pubblicata da Roberta Prestigiacomo il giorno martedì 1 novembre 2011 alle ore 23.01 ·
Gli echi delle cose stupende che ho vissuto
ora mi si disegnano innanzi
come una vecchia carta da regalo che avevo conservato
ho pensato "ecco... mi servirà quando non ricorderò di aver avuto doni"
quella carta, così nuova ancora
mi fa vergognare di aver pensato che non ho avuto nulla
e che sia passato così poco tempo.
Ho sentito da qualcuno
che l'uomo è incontentabile
ha bisogno di mille conferme
come una fidanzata diffidente
o un bambino viziato che fissa il pavimento
con gli occhi gonfi di lacrime
per non aver ottenuto ciò che voleva.
I suoi giochi più belli sono sugli scaffali in alto,
giochi che ha chiesto alla mamma di conservare
affinchè non si rovinassero.
Sotto il letto ci sono solo i giocattoli brutti o rotti
che sembrano ciò che rimane da una guerra.
E così è l'uomo, si ostina a non alzare lo sguardo
per congelare in se l'immagine della sua bella cameretta,
un mondo che ama e che c'è sempre nei momenti di bisogno.
Ma ecco, chi è il mondo? Chi è Dio? Chi sono io, perchè esisto? Esisto?
Di sicuro esisto e ne ho le prove: gli effetti su ciò che ho intorno.
Il mio mondo esiste, si muove e cambia con me nel tempo.
Dio esiste, ha voluto che io sia presente e che mi renda conto con questi
piccoli, o grandi segnali - dipende dai punti di vista più o meno sfiduciati -
anche della sua presenza: e adesso che so che lui
comunque c'è, chi è?
E' quella scoperta che ad un certo punto irrompe con la forza nella tua vita,
ti sorprende nella quotidianità
ti regala un sorriso senza che tu lo voglia.
Tu non lo vuoi, ti ostini a cercare una ragione per togliere quella naturale
inclinazione a piacergli a tutti i costi: inclinazione socio-culturale.
"Dio ti punisce se non fai così, a Dio questa cosa non piace..."
a Dio non importa realmente di te, è questo quello che pensi.
E lì dio ti smentisce saltandoti davanti come un clown colorato
che tu disdegni incredulo credendo che quello di un circo di periferia
non possa farti ridere.
E se fosse un talentuoso ragazzo che fa gavetta, e se alla fine della sua
performance pensassi "lo vedrò in tv un giorno"?
Dargli una possibilità infondo non ti costerebbe nulla.
Se tu avessi due figli, uno dei quali brutto, mal concio, irascibile e inetto
agli occhi dei tuoi amici e parenti, te ne importerebbe nulla di cosa dice la gente di lui?
No, tu sai chi è tuo figlio. L'amore è un ottimo termine di paragone
tutto è lecito: anche il male, purchè serva al risveglio di questo figlio che ingrato,
(sempre agli occhi degli altri) continua a far male.
Dio ci ama comunque, che tu lo voglia o no, che tu sia un bambino riservato e schivo
giocherellone, esuberante, vivace o molesto.
Lui sa come sei, conosce ogni meandro di te quasi come... te.
Hai presente quando una persona che ami, sia essa tua madre o tuo fratello
hanno qualcosa che non va ma non vogliono darlo a vedere? Cos'è quella sensazione,
quel sentore che qualcosa non va? Tu conosci i tuoi, se vogliamo, polli.
Sai con chi hai a che fare, ma nonostante la conoscenza, c'è qualcosa in più.
Quella spia rossa è nient'altro che la sostanza che si attiva
il limite, la soglia di ricognizione del messaggio di dio.
Non esiste un te e un me. non esiste un io separato dalla natura
l'amore è il led che si illuminerà quando -laddove non c'è conoscenza approfondita
coagulata dal tempo, abitudinarietà, distacco d'interessi- ci sarà il richiamo dell'uno.